"I capei d'oro a l'aura sparsi" è il primo verso del sonetto "Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono" di Francesco Petrarca, poeta italiano del Trecento. In questo verso, Petrarca descrive i capelli dorati della sua amata che si sparpagliano al vento.
Questa immagine poetica utilizza principalmente due figure retoriche:
Enjambement: ovvero la continuazione del significato da un verso al successivo senza una pausa o una punteggiatura che separi le due unità sintattiche. In questo caso, il verso si prolunga all'inizio del verso successivo ("a l'aura sparsi") creando un'immagine più fluida e dinamica.
Personificazione: quando gli elementi della natura o oggetti inanimati vengono attribuiti caratteristiche umane. In questo caso, i capelli dorati vengono descritti come se fossero coscienti e in movimento proprio, creando un'immagine vivida e coinvolgente.
In generale, il sonetto di Petrarca è un esempio classico di poesia lirica che utilizza figure retoriche per esprimere sentimenti amorosi e bellezza estetica.
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